Ecco un bracciale vecchio modello, rifatto con una nuova tecnica e nuovi attrezzi.
Dato che per deformazione professionale teniamo tutto, ma proprio tutto, non potevamo mica buttare tutti i ritagli, gli sbagli, i fili, gli avanzi della nostra sartoria... abbiamo trovato
il tutorial su myspace. Tegonia ha utilizzato tutti i suoi ritagli ed una specie di sacchetto trasparente e sottile che ha poi messo sotto l'acqua e si è magicamente sciolto...incredibile...
Ovviamente le Strazza non si sono adoperate per cercare il materiale ed hanno utilizzato la plastichina dei sacchetti della frutta/verdura del supermercato quelli sottilissimi, che una volta stirata rendeva il braccialetto semi rigido e leggermente lucido. Qualcosa però non torna, la plastica fusa dal ferro da stiro è nociva e non vogliamo intossicarci, così troviamo in un negozio specializzato la plastichina magica che si scioglie, un po' cara ma ne vale la pena ...
Per cucire il braccialetto, non c'è un punto preciso o una trama da eseguire, così abbiamo utilizzato "il piedino libero" ci dicono che serve per il quilt, ma noi lo utilizziamo subito per il nostro bracciale, così possiamo cucire in tutta libertà; il piedino infatti non è fisso non ha una guida ma bisogna spostare la stoffa per poter cucire effettivamente da controllare è un po' difficile ma basta prenderci la mano. Ecco fatto il braccialetto che noi chiuderemo però con un pusoir...